La puntata ci porta poi nella modernissima cantina sociale di Conegliano Vittorio Veneto dove Martina conferisce le sue uve Glera per la produzione di Prosecco Superiore: qui il presidente Stefano Zanette ci racconta quanto sia importante il valore della cooperazione tra soci che unisce diversi viticoltori per un prodotto unico e di grande qualità, stabile e garantita nel tempo, mentre il direttore tecnico Luca Dal Bianco ci illustra i delicati passaggi produttivi.

Uno dei punti chiave dell’agricoltura moderna è l’orientamento all’attenzione per l’ambiente da parte degli agricoltori declinato in modo sia realistico che economicamente sostenibile. Oggi gli agricoltori non producono solo cibo, ma anche servizi a beneficio dell’intero ecosistema. Questo è tanto più vero quanto più gli agricoltori oggi si trovano a dover fare i conti con i cambiamenti climatici che dall’inizio del Novecento non sono più del tutto naturali, ma causati anche dalle attività umane e una simile interferenza nei delicati equilibri della natura crea gravi problemi. Le conseguenze per l’ambiente e l’uomo sono sotto gli occhi di tutti, ma le soluzioni non mancano. Agrinet il futuro in campo dedica la sua quinta puntata a questo tema per vedere come si muovono gli agricoltori in uno dei settori trainanti della nostra agricoltura, quello della viticoltura e lo facciamo dalla zona del Conegliano Valdobbiadene, recentemente diventata anche patrimonio UNESCO per le sue meravigliose colline, dove andiamo a vedere come si possono lavorare il terreno e le piante in modo delicato per preservare la natura e la sua fertilità, contrastando e adattandosi agli effetti dei cambiamenti climatici.

Il territorio di Conegliano Valdobbiadene è l’area storica di produzione del Prosecco Superiore e qui alcuni illuminati agricoltori praticano agricoltura conservativa e rigenerativa. Ai microfoni di Francesca Magnoni la giovane ed Martina Dal Grande, Presidente ANGA – Giovani di Confagricoltura per la provincia di Treviso – e Delegata Anga, Giovani di Confagricoltura al Ceja, Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori, racconta come porta avanti il suo primario obiettivo in campo: il benessere del vigneto nella sua complessità. La sua attenzione si rivolge all’applicazione di pratiche conformi alla salvaguardia di risorse non rinnovabili e al potenziamento del loro valore ecosistemico.

La conduttrice Francesca Magnoni incontra poi Diego Tomasi, Direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG che illustra come i cambiamenti climatici sia siano fatti più intensi negli ultimi anni con siccità ed altri eventi estremi (gelate tardive, venti forti e grandinate) che mettono sempre più a rischio la produzione. Da questo punto di vista un elemento importante è quello di ridurre l’utilizzo dei concimi sintetici come di tutti i trattamenti chimici al fine di ridurre la produzione di CO2 al fine di mitigare i cambiamenti climatici.

Essere viticoltore qui, in un territorio anche non facile da coltivare viste le sue pendenze, significa amare profondamente la propria terra e le tradizioni, mantenendo uno sguardo ampio verso il cambiamento. Agricoltura è provenienza ma è anche prospettiva, è tradizione ma è anche futuro.

Di quanto sia fondamentale il ruolo dell’agricoltore ce lo racconta ANNA TRETTENERO, presidente di Confagricoltura Vicenza, che è una profonda sostenitrice dell’agricoltura conservativa e rigenerativa. Senza la cura dei territori, dei suoli e degli ecosistemi non può esserci futuro per la produzione, soprattutto in un momento dove le produzioni, per come le conosciamo, sono fortemente minacciate dai cambiamenti climatici. Fare agricoltura conservativa e rigenerativa significa adottare pratiche che si legano bene al cambiamento climatico in quanto sono anche di adattamento, poiché mantengono l’umidità del terreno e le piante resistono meglio ai periodi di siccità, per esempio, e quindi anche sono di contrasto al dissesto idrogeologico e ai fenomeni di erosione. Per questo occorre sempre più adottare tecniche agronomiche a ridotto impatto ambientale grazie anche al sostegno dei fondi europei e al Programma di sviluppo rurale (Psr). L’agricoltura conservativa, cioè semina diretta, rotazione colturale e coltura di superficie, sono tutte tecniche che consentono di sequestrare il carbonio, elemento negativo nell’aria, attraverso la fotosintesi e di trattenerlo nel terreno, dove diventa una risorsa organica.
Con l’agricoltura conservativa, quello che è un elemento negativo nell’aria diventa una risorsa nel terreno.

La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.

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