Come si contraddistingue l’agricoltura di montagna rispetto a quella di pianura? Lo scopriamo nella nona puntata del programma AGRINET IL FUTURO IN CAMPO dove, tra le splendide alture dolomitiche, raccontiamo di quanto sia fondamentale per l’agricoltura moderna, favorire lo sviluppo sostenibile e un’efficiente gestione delle risorse naturali come l’acqua, il suolo e l’aria, anche attraverso la riduzione della dipendenza chimica.
Il suolo è la risorsa naturale per eccellenza a disposizione dell’agricoltore che gli fornisce elementi nutritivi essenziali a sostegno alle piante: più esso è in salute e fertile, più è anche in grado di contrastare i pericolosi effetti dei cambiamenti climatici come dissesto idrogeologico, frane e smottamenti. Si tratta quindi di sapere trovare il giusto equilibro tra il suo utilizzo sapiente e la sua tutela.
Nella bellissima val Comelico, zona dolomitica della provincia di Belluno, tra boschi e praterie la conduttrice Francesca Magnoni ci porta ad incontrare alcuni allevatori e agricoltori che svolgono la loro attività nel pieno rispetto della natura.
A Casamazzagno conosciamo Marcello Martini Barzolai, titolare con la sua famiglia di una delle aziende zootecniche importanti per l’economia del territorio e che svolgono un ruolo chiave nel mantenimento della qualità ambientale e paesaggistica della vallata: qui infatti gli agricoltori sono dei veri custodi del paesaggio. Marcello alleva vacche per la produzione di latte biologico e la sua cura per il benessere animale è davvero esemplare. La vita degli animali è nel pieno contatto con la natura, in libertà tra pascolo e malga, e anche quando gli animali sono nella stalla in legno, trovano un ambiente particolarmente curato: ampi spazi, con una lettiera permanente con segatura in grado anche di produrre concime di ottima qualità.
Anche i nipoti di Marcello con il papà Alberto, portano avanti un’attività zootecnica, ma loro si sono spinti oltre: hanno avviato un piccolo caseificio per la produzione di formaggi, differenziando la propria attività al fine da garantire sostenibilità economica alla famiglia, impegnata in azienda. Non è facile lavorare in montagna per varie ragioni, tra cui le pendenze o anche la stagione più breve, e tutto questo contribuisce anche a rendere più difficile per i giovani decidere di restare.
Il ruolo dei legami familiari è fondamentale per portare avanti un’attività di montagna e a raccontarlo è Giovanni Costan, imprenditore agrituristico che insieme ai genitori e ai fratelli ha fatto una operazione inversa: tradizionalmente legati all’industria degli occhiali, molto forte in zona, la famiglia ha deciso di coltivare un sogno e oggi gestisce, nella piccola frazione di Sto de Prà di San Nicolò di Comelico, un’azienda agrituristica del tutto sostenibile, all’interno dei tradizionali tabià, la tipica costruzione in legno delle Dolomiti che serviva da fienile, oggi ristrutturata secondo canoni in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante.
La conduttrice Francesca Magnoni incontra poi Viviana Ferrario, Presidente della Fondazione Comelico Dolomiti, che ci racconta quanto sia importante il lavoro agricolo in montagna, dove prati e praterie si alternano nel paesaggio e dove i primi sono soggetti a sfalcio, mentre i secondi sono utilizzati per l’allevamento del bestiame quando questo si nutre direttamente sul campo, contribuendo così alla sua fertilità e alla sua biodiversità. Il ruolo di gestione del paesaggio è fondamentale e in montagna passa anche attraverso un’istituzione secolare che è quella delle regole, proprietà collettive dell’arco alpino. Delle Regole di comunione familiare del Comelico, ci racconta uno dei suoi amministratori, Gianpietro Ianese Regin – Regola di Costa – che ci spiega quanto queste siano la testimonianza del forte legame tra la comunità locale e il proprio territorio che si tramanda da oltre un millennio per la gestione dei beni silvo-pastorali.
La puntata termina con Le Avventure di Paco, 3 minuti dedicati ai più piccoli e ai loro genitori, con Patricio Castillo Varela, educatore sociale e culturale, interprete LIS e responsabile del Progetto inSegni Apprendi , che nei panni di un simpatico contadino racconta ai bambini, in modo divertente e in una ambientazione animata ispirata al mondo della campagna, cosa sia la Politica Agricola Comunitaria e quanto questa influisca sulla vita anche dei più piccoli e di tutti i giorni.