La puntata integrale dedicata alla famiglia Rago, da oltre 100 anni agricoltori nella Piana del Sele:

Tra le affascinanti spiagge del litorale sud della costa di Salerno, racchiuso tra la Costiera Amalfitana e le meravigliose baie del Cilento, in Campania, si estende la Piana di Sele, una pianura di origine alluvionale di circa 500 km quadrati che, un tempo territorio paludoso e melmoso, oggi è una delle zone più fertili del Meridione d’Italia. Qui, nel comune di Battipaglia, si produce e commercializza oltre il 60% delle insalate di IV gamma vendute in Italia (ovvero le erbette in busta pronte per essere consumate). Qui conosciamo la famiglia di Rosario Rago che da 5 generazioni coltiva queste fertili terre ma è stato capace di portare innovazione ed essere modello d’impresa per questa zona d’Italia.

Quella di Rosario e i familiari Antonio, Gaetano, Mariano ed Emilio è la storia di una grande famiglia che da oltre 100 anni lavora questa fertile terra.

Oggi la loro azienda ha raggiunto un traguardo importante: è il secondo esportatore europeo di rucola, oltre che fornitore dei principali distributori italiani ed esteri di insalata di IV gamma. La loro è un’azienda moderna, attenta anche alla sostenibilità ambientale. Per questo i Rago hanno realizzato una filiera circolare che può contare su: una struttura di 5000 mq interamente ricoperta di pannelli fotovoltaici 180 ettari di terreno coltivato un impianto di compostaggio in fase di completamento un parco verde di 15.000 m² per il bilanciamento della CO² emessa dagli impianti produttivi.

Quella delle semina delle erbette è una azione molto delicata e precisa, vediamo in questo breve video:

La Piana del Sele nasce come pianura alluvionale che nei secoli ha subito l’inondazione del fiume Sele. Fino a circa 150 anni fa era un acquitrino, poi fu bonificata e da allora è una zona fertile estesa per 12.000 ettari: una delle oasi agricole più ricche d’Italia, con un microclima perfetto grazie alla vicinanza del mare e alla protezione delle montagne alle sue spalle.
Vi si praticano colture intensive a serre e frutteti di fragole, pesche, nettarine ed erbette per la I V gamma: insalata in busta pronta per essere consumata. A fianco della Piana si estende l’agricoltura di collina, vocata alla viticoltura e olivicoltura.

La Piana è famosa anche per l’allevamento bufalino, con un
patrimonio di oltre 7.000 capi da latte con cui si produce la mozzarella, e per un altro prodotto degno di nota che sta rischiando di scomparire: il Fiaschello Battipagliese, una varietà di pomodoro autoctono che si caratterizza per la forma ad ampollina, il colore rosso vermiglio, un profumo intenso ma dolce e la polpa ricca e corposa.

E ora spazio ad una deliziosa ricetta di cucina, gli spaghetti con le alici cunzate, un piatto che ci aiuta a recuperare alcuni scarti in cucina senza rinunciare al sapore:

Temi chiave della puntata

Sfruttamento massimo di metodi naturali per preservare l’ambiente, grazie alla creazione di energia elettrica dei fotovoltaici, al centro di compostaggio per compostare gli scarti e ad alcune sonde poste all’interno del terreno che ci avvisano quando è il momento giusto per irrigare, quindi si ha il monitoraggio continuo delle piante.

Problematiche affrontate

Per compensare l’anidride carbonica prodotta durante la giornata dai mezzi di lavoro, è stato creato un parco con diverse piante giovani. Inoltre per contrastare la creazione di funghi cattivi viene utilizzata la tecnica della sodalizzazione. Questa tecnica prevede che dopo l’irrigazione venga posto sul terreno un telo bianco in tensione, sfruttando al massimo il calore dei mesi caldi e in questo modo con il calore i funghi cattivi che si creano vengono eliminati.

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