Tra i comuni di Benestare e Ardore, in provincia di Reggio Calabria, conosciamo la giovanissima Valentina Brizzi, studentessa in ingegneria biomedica, che qualche anno fa ha lasciato Milano per tornare nell’entroterra della Locride assieme ai genitori e realizzare un sogno: recuperare un’antica tradizione per farne un’impresa, quella della coltivazione e trasformazione dei prelibati carciofini selvatici, tipici di questa zona.

In 6 ettari di terra coltiva anche fichi, fichi d’india e melanzane per trasformarle in prodotti gastronomici di alta qualità in un luogo in cui la terra è estremamente fertile e i suoi frutti nascono in maniera spontanea preservando quindi tutte le loro proprietà nutraceutiche e senza la necessità di particolari cure.

La sua azienda si chiama Zinurra, che nel dialetto della Locride e dalla probabile derivazione araba gunnar significa ‘carciofo’, e si tratta di una specie di carciofo selvatico (Cynara cardunculus) che cresce spontaneamente in queste terre e che da sempre si raccoglie seguendo alla lettera i dettami della tradizione, che Valentina ha trasformato in prodotto da commercializzare.

Chi è Valentina Brizzi? Ecco la sua breve presentazione:

I carciofini selvatici raccolti da Valentina con l’aiuto dei genitori, sono stati analizzati e confermano valori nutrizionali eccellenti: rispetto ai cuori di carciofo normalmente presenti sul mercato, presentano il 30% di grassi in meno e il contenuto di sale è ridotto ad appena un terzo mentre il contenuto di fibre è di tre volte maggiore.

Quella di Valentina è una storia in contro-tendenza: il ritorno alla propria terra, una esperienza che racconta di ricambio generazionale ma anche di rivitalizzazione di una terra troppo spesso abbandonata e che invece è ricca e fertile dal punto di vista agricolo e anche paesaggistico.

La puntata integrale di Valentina Brizzi con la sua storia legata ad un sogno del papà qui nel video:

Una volta raccolti, i carciofi sono pronti a portare in dote il loro ricco campionario di benefici e virtù nutrizionali, disintossicanti e dietetiche.  Per godere delle qualità dietetiche dei carciofi, perciò, è sempre consigliabile consumarli in insalata, con succo di limone per evitarne la rapida ossidazione che avviene spontaneamente a contatto con l’aria e per bilanciare il naturale sapore amaro, oppure cotti al vapore.

I carciofini selvatici, di cui ci racconta Valentina, sono ancora più ricchi di fibre e ottimi per le loro proprietà antiossidanti, possono essere usati per la preparazione di tante ricette, come quella proposta qui che li sposa al pesce dell’Adriatico.

Temi chiave della puntata

Coltivazione e trasformazione di alcuni prodotti tipici del territorio della Calabria, in particolare i carciofini selvatici della Locride, che vengono quindi recuperati e valorizzati. La particolarità del carciofino selvatico è il cuore, infatti ha proprietà molto particolari, contiene un quantitativo 5 volte maggiore di fibre rispetto al carciofino normale. Altro prodotto tipico è il fico d’india ma anche i fichi: tutti ingredienti locali provenienti dai terreni  aziendali di famiglia, che poi vengono trasformati secondo ricette locali e venduti poi anche online.

Problematiche affrontate

La sostenibilità economica dell’azienda si basa sulla vendita diretta a piccoli distributori, ovvero dei rivenditori selezionati. I prodotti vengono fatti conoscere già prima dell’acquisto, infatti vengono consegnati diversi barattoli al rivenditore per far assaggiare il prodotto al cliente. L’innovazione del prodotto sta nel fatto che i prodotti trasformati non si trovano già sul mercato, quindi l’impresa si è saputa creare una nicchia. Digitalizzazione, perché si ha la vendita dei prodotti anche online su un sito dedicato e grazie alla promozione tramite i social network (Facebook, Instagram).

VALENTINA BRIZZI in Calabria and the wild artichoke cultivation

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