La puntata integrale con la storia di Giorgio Uccellatori dal Parco del Delta del Po:
Ci sono luoghi dove il paesaggio naturale è segnato profondamente dalla mano dell’uomo che lo ha reso coltivabile, condizionando indissolubilmente la storia sociale, economica e paesaggistica di questi luoghi: questo succede per esempio nel Delta del Po, dove le grandi bonifiche intraprese nel corso dei secoli hanno consentito la messa a coltura di decine di migliaia di ettari precedentemente palustri e salmastri.
La storia del Delta è legata alla creazione di risaie già dal 700, sviluppando così le zone rurali tra le provincie di Ferrara e Rovigo, le cui terre furono drenate grazie all’azione di pompe idrovore oggi conservate in un importante museo. A Taglio di Po conosciamo Giorgio Uccellatori, la cui storia da generazioni è profondamente legata a quella delle risaie. Giorgio, perito agrario, insieme al fratello Lino e alla mamma Carla Vittoria conduce la tenuta Ca’ Vendramin, giunta alla 3^ generazione.
In una superficie complessiva di 350 ettari, in azienda si coltivano seminativi, cereali come mais, grano duro e tenero, orzo, soia, barbabietola e soprattutto qui si lavora il riso nella sua filiera completa: dalla coltivazione al confezionamento. Si tratta del riso IGP delta del Po, che si riesce a coltivare in maniera sostenibile grazie proprio alle caratteristiche del suolo e alla vicinanza al mare.
Chi è Giorgio Uccellatori? Ecco qui la sua presentazione video:
Il riso IGP Delta del PO deve la sua particolarità a un’area di coltivazione con caratteristiche uniche. I terreni scuri e torbosi del basso ferrarese e quelli alluvionali e salmastri del rodigino, rendono il Riso del Delta del Po IGP un prodotto unico che trae beneficio dalla natura alluvionale delle terre in cui viene coltivato. Semplice e ricco per tradizione è frutto della lenta opera di sedimentazione e trasformazione compiuta dal fiume Po nel corso dei secoli. I terreni sono dotati di grande fertilità minerale. Coltivato vicino al mare, i bassi livelli di umidità relativa e le brezze marine mantengono le piante di riso asciutte e più sane, riducendo l’uso dei trattamenti chimici.
Grazie alla grande digeribilità, alla ipoallergenicitià, al grande tenore proteico e alle sue proprietà antiossidanti, il riso del Delta del Po IGP è adatto all’alimentazione nell’infanzia e in determinate situazioni patologiche. Il riso è altamente digeribile, non contiene glutine, è ricco di lisina (aminoacido essenziale per l’organismo umano ma non sintetizzabile dall’organismo se non tramite l’alimentazione) ed è importante per la salute della pelle e dei tessuti e soprattutto per potenziare le nostre difese immunitarie, l’acido linoleico poi mantiene la pelle del viso elastica e soda. Il riso è anche ricco di sali minerali come ad esempio il potassio ed ha un basso contenuto di sodio.
Durante la sua lavorazione, nella fase di brillatura il riso perde delle vitamine (tiamina o B1) ma ha il pregio di un’ottima digeribilità, per l’assenza di fibre e per la qualità dell’amido (soprattutto amilosio), più digeribile delle amilopectine, prevalenti nell’amido della pasta e del mais. Il riso fornisce circa 3-4 grammi in meno di proteine rispetto alla pasta, però la combinazione degli aminoacidi è migliore (si avvicina di più alla completezza delle proteine animali).
Per saperne di più delle qualità nutrizionali del riso vediamo, in questo video, i consigli di Francesca Rita Cerami – esperta dell’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo e concludiamo con gusto con la presentazione della ricetta del risotto Carnaroli del Delta del Po con zucca, guanciale e cialda croccante al coriandolo preparato dall’Istituto Professionale Alberghiero di Palombara Sabina
Temi chiave della puntata
Innovazione e digitalizzazione dato dall’utilizzo di nuovi macchinari e della tecnologia. Grazie all’innovazione si ha anche un grande controllo della qualità dei prodotti. Inoltre è ridotto al minimo l’uso di prodotti chimici. Vi è anche lo sfruttamento del terreno per la produzione di malto ai fini della creazione della birra.
Problematiche affrontate
Si affronta una questione importante, il risparmio di una elevata quantità d’acqua, grazie ai nuovi macchinari. Il fatto che le risaie siano vicine al mare, crea un ambiente più ventilato e asciutto e quindi si ha una pianta più sana.