Uno dei paesaggi più affascinanti d’Italia è indiscutibilmente il territorio del Chianti, che si estende tra le sue due “capitali”, Firenze e Siena. Nel Chianti l’elemento caratteristico del paesaggio agrario sono i filari di viti che si alternano agli oliveti e gli oltre 7.000 ettari di vigneti iscritti all’Albo della D.O.C.G. per la produzione di Chianti Classico fanno di questa denominazione una delle più importanti d’Italia. Visitiamo uno dei suoi comuni, Greve in Chianti, dove vive e lavora il giovane e appassionato imprenditore toscano Clemente Pellegrini, che con la sua attività contribuisce a tenere alto il nome del nostro paese nel mondo.

Chi è Clemente Pellegrini? Ecco qui sotto la sua presentazione:

Clemente conduce l’antica azienda agricola di famiglia, di cui una parte è dedicata alla coltivazione biologica di uve Sangiovese per la produzione di vino rosso Chianti DOC. Questa uva non viene vinificata direttamente in azienda, ma viene conferita ad una cooperativa di agricoltori molto radicata sul territorio che produce con il marchio del Gallo Nero, che da sempre distingue le bottiglie di Chianti Classico, lo storico simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra l’altro dal pittore Giorgio Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento, nel fiorentino Palazzo Vecchio.

Il Chianti Classico è prodotto con uve Sangiovese per almeno l’80%, utilizzate in purezza o in blend con altri vitigni a bacca rossa, sia autoctoni che internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon.

Il Chianti Classico è uno dei vini più nobili al mondo e si fregia del nome della terra da cui nasce e nel rispetto di norme severe che ne tutelano e garantiscono la qualità: D.O.C.G. Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Occorre fare attenzione e distinzione tra due diverse DOCG, quella del Chianti Classico e del Chianti. Si tratta infatti di 2 vini differenti tra loro, con un disciplinare, una zona di produzione e un Consorzio di tutela diversi, anche se geograficamente confinanti.

Guarda la puntata integrale con la storia di Clemente e la sua produzione biologica di Chianti Classico:

Il vino rosso è una bevanda alcolica tipica dell’area mediterranea, ottenuta per fermentazione del mosto d’uva nera. Il processo produttivo, detto vinificazione in rosso, prevede la macerazione delle bucce degli acini insieme al succo ottenuto dalla loro spremitura (inizialmente color giallognolo), ciò permette la diluizione di varie molecole dalle bucce al succo, tra le quali anche coloranti naturali chiamati antocianine. Il vino rosso è famoso per le sue proprietà organolettiche (estremamente variabili in base al tipo) e per le caratteristiche nutrizionali, grazie alla presenza di antiossidanti fenolici.

Il vino, rosso, se bevuto con moderazione ogni giorno, aumenterebbe la nostra capacità di coagulazione del sangue. E’ considerato un antinfiammatorio. Alza le difese immunitarie. Abbassa il colesterolo.

Ne scopriamo di più con i consigli di Francesca Cerami dell’Istituto per la Promozione e la Valorizzazione della Dieta del Mediterraneo e vediamo la preparazione di una gustosa ricetta:

Temi chiave della puntata

Il chianti classico e il chianti, sono due consorzi diversi, entrambi promuovono lo stesso vino tipico della Toscana, ma prodotto secondo disciplinari leggermente diversi fra loro. L’innovazione in agricoltura è sicuramente basata sul continuo studio del terreno, delle tecniche di coltivazione, di lavorazione in cantina, dei mercati e dei gusti del consumatore. L’agricoltura è un ponte tra il commercio, quindi tra l’economia, il marketing e la comunicazione; nel vino c’è sia chimica, che microbiologia, che storia legata a un dato territorio.

Problematiche affrontate

La produzione del vino Chianti deve seguire un severo disciplinare, che impone di utilizzare un certo tipo di varietà, tra cui il Sangiovese, e di rispettare le regole e i principi della coltivazione biologica  per la tutela delle piante dei prodotti e dell’ambiente. In sostituzione della chimica viene sfruttato il monitoraggio, ovvero analisi delle foglie, del terreno, inoltre vengono monitorate le previsioni metereologiche per tenere sotto controllo l’umidita e la temperatura del terreno, per poter intervenire solo per quello che serve e per quanto serve, senza dover ricorrere alle sostanze chimiche.

CLEMENTE PELLEGRINI in Toscana and the Chianti Classico wine production

Mettiti alla prova con il QUIZ sulla PAC