In questa scheda ci occupiamo dell’ obiettivo n.° 1 della Politica Agricola Comunitaria: Garantire un reddito equo agli agricoltori”

Gli agricoltori europei hanno una grande responsabilità: quella di dare da mangiare a tutti i cittadini europei! Per questo motivo la Comunità Europea si è data come primo obiettivo quello di sostenere un reddito agricolo sufficiente per la vita degli agricoltori.

Cos’è il reddito?

Con la parola reddito intendiamo tutti i soldi che una persona guadagna nella sua vita o anche in un anno. I soldi che fanno parte del reddito si guadagnano lavorando, facendo investimenti oppure affittando case, terreni, ecc. Per la maggior parte delle persone la gran parte del reddito è quello che viene dal lavoro.

Il reddito degli agricoltori europei

Il reddito degli agricoltori europei è più basso rispetto alla media degli altri settori. Cosa vuol dire? Significa che gli agricoltori guadagnano meno della maggior parte degli altri cittadini e lavoratori europei.

Per fortuna non è così per tutti gli agricoltori, in tutti gli stati dell’Unione Europea. Belgio, Olanda, Francia, Italia, Germania, Inghilterra e Svezia sono tra le dieci nazioni con i redditi più alti per gli agricoltori.
In queste zone si produce di più e gli agricoltori si sono specializzati in colture intensive e ad alto valore produttivo.

Il reddito di una fattoria o di una azienda agricola dipende da tantissimi fattori.
La grandezza dell’azienda e dei suoi terreni è un fattore fondamentale. In molti stati europei, più grande è l’azienda agricola più alto è il reddito delle persone che ci lavorano.
Anche il tipo di produzione è un fattore importante. Allevamenti specializzati in suini e pollame, vino e orticoltura hanno il più alto reddito per lavoratore, mentre pascoli ed allevamenti di bestiame hanno il reddito più basso.

Nelle aree rurali più isolate è difficile garantire un reddito equo a causa delle difficoltà collegate alla viabilità, alla linea di produzione e ai collegamenti si stradali che della rete internet, allora interviene la PAC che stimola ad investire su specie endemiche (ovvero figlie di quel territorio) uniche e particolari per preservare il valore “culturale, ambientale ed economico” delle produzioni che “raccontano il luogo” e ne rappresentano l’identità.

Gli agricoltori sono i custodi della ricchezza della natura e  noi in ITALIA siamo fortunati perché abbiamo la Dieta Mediterranea, un vero e proprio stile di vita che è arrivato a noi grazie al lavoro prezioso di uomini e donne che, nel tempo, hanno selezionato, raccolto, coltivato, trasformato, conservato e consegnato a noi tanti prodotti della terra.

La straordinaria capacità della natura e degli organismi vegetali ed animali di adattarsi e di sviluppare meccanismi di difesa per sopravvivere ci ha regalato la biodiversità! 
Se l’agricoltore non coltivasse più il grano, perderemmo biodiversità: pensate che in Sicilia si proteggono e conservano più di 50 specie di grani che permettono di valorizzare anche il lavoro degli agricoltori che le coltivano.

È come se si trattasse di una biblioteca di saperi della natura che noi dobbiamo conservare per poterli consultare. Coltivare significa quindi garantire conoscenza e consultazione.
Purtroppo però il libero mercato determina molta concorrenza e questo porta l’abbassamento del prezzo della materia prima, e quindi l’agricoltore a volte si trova a dover abbandonare alcune produzioni che non rendono abbastanza per (perché magari non crescono in fretta o si ammalano più facilmente di altre). Allora interviene l’Unione Europea che attraverso il supporto economico aiuta gli agricoltori a mantenere in vita questo patrimonio inestimabile di biodiversità!

RIASSUNTO:

Il reddito sono tutti i soldi che una persona guadagna in un anno. Gli agricoltori guadagnano meno della maggior parte degli altri cittadini e lavoratori europei. Il loro lavoro però è molto importante perché sono loro che producono il cibo che mangiamo.Per questo motivo la PAC 1 ha l’obiettivo di aiutare gli agricoltori a migliorare il loro lavoro e guadagnare di più.

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Usa i tasti freccia della tastiera del tuo computer per muovere l’agricoltrice, clicca con il mouse sui buchi nel terreno per piantare i semi. Porta l’agricoltrice davanti alle carote per raccoglierle.
Clicca sulle caselle “info” per scoprire le informazioni sulla PAC 1.

Come garantire un reddito equo agli agricoltori?

Gli agricoltori forniscono beni agricoli (ad esempio frutta, verdura, carne, olio, vino) ma il loro lavoro produce anche effetti importanti sui beni pubblici che appartengono a tutta la comunità!
I beni pubblici prodotti dal lavoro degli agricoltori sono legati alla tutela dell’ambiente, della biodiversità, al rispetto del clima e delle caratteristiche del paesaggio.
Anche se sono un beneficio per tutti i cittadini d’Europa, le attività che gli agricoltori svolgono a favore di questi beni  non fanno guadagnare soldi agli agricoltori.

I fondi delle Politiche Agricole Comunitarie servono proprio a dare valore economico al lavoro agricolo che produce anche questi effetti benefici sui beni  pubblici.

Foto di Warren Wong su Unsplash

Come aiutano i fondi PAC?

Gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato che i fondi PAC aiutano a:

– rendere più facile per gli agricoltori fare cambiamenti strutturali (nuovi impianti,  nuovi capannoni, collegamento alla rete internet),
– abbassare l’impatto che l’agricoltura ha sulla salute dell’ambiente,
valorizzare le specificità territoriali: aiutare, attraverso le informazioni e le consulenze, gli agricoltori ad acquisire consapevolezza del valore economico che dei prodotti/alimenti di vocazione territoriale (cha appartengono ai luoghi, che fanno parte della abitudini alimentari, che fanno parte integrante e sono armonici con l’ecosistema) hanno sull’ambiente e la collettività.

Uno studio della Banca Mondiale ha dimostrato che i fondi PAC fanno crescere i posti di lavoro e abbassano la povertà nelle aree rurali.

Bibliografia

L’economia spiegata ai bambini. Classe 1,2,3 Piero Carducci. LS Scuola
L’economia spiegata ai bambini. Classe 4 Piero Carducci. LS Scuola
L’economia spiegata ai bambini. Classe 5 Piero Carducci. LS Scuola
E come Economia, Liviana Poropat. Editoriale Scienza
Monet e Tina, Montse Junyent, Lucia Serrano. IdeeAli