L’attività zootecnica ha un’influenza significativa sugli equilibri ambientali della terra, che comprendono la qualità dell’aria, delle acque, del suolo e in generale del paesaggio. Questo impatto varia in base al sistema di allevamento, alle tecniche applicate e alla specie animale allevate. Ma allora, come si può fare oggi l’allevatore e al tempo stesso agire nel rispetto delle risorse e nella tutela dell’ambiente? Lo scopriamo in questa puntata girata nella bellissima zona della Franciacorta dove conosciamo una azienda agricola che genera economia circolare, in particolare riutilizzando i sottoprodotti della digestione animale per trasformarli in nuovi prodotti.
A Cologne conosciamo Roberto Vezzoli, allevatore di bovine da latte per la produzione di grana padano DOP. La sua azienda è nata negli anni ’80 e ora lui è alla seconda generazione, e ci porta subito nel vivo del discorso, raccontandoci come è cambiata l’azienda da quando è nata in relazione alle moderne necessità. Da 150 capi bovini e circa 30 ettari coltivati si è passati a oltre 300 capi di razza frisona di cui 150 mucche in lattazione. Oltre all’allevamento in azienda ci si occupa anche della coltivazione dei terreni, con una sessantina di ettari coltivati a mais, erba medica ed altri foraggi. Tutto quello che è coltivato è utilizzato in azienda per alimentare gli animali; riuscendo ad essere quasi del tutto autosufficienti.
L’allevamento di bovini, con il delicato processo di digestione, ha un ruolo impattante sulle emissioni di gas serra, per questo Roberto ha installato un micro-impianto di biogas che produce energia elettrica, termica e il digestato. Ogni giorno i reflui degli animali vengono convogliati all’interno di questo digestore dove attraverso la digestione anaerobica producono gas, biogas contenente metano. Questo gas, dopo essere filtrato e depurato viene usato per alimentare i motori che, a loro volta, attraverso dei generatori producono energia elettrica. L’energia elettrica prodotta viene utilizzata in azienda mentre quella inutilizzata viene immessa in rete ed è fonte di reddito. Poi, il funzionamento dei motori genera calore e questa energia termica viene utilizzata per riscaldare l’ acqua, per il lavaggio dell’ impianto di mungitura, del frigorifero del latte e per il riscaldamento dei locali.
Incontriamo poi Donatella Banzato, ricercatrice dell’Università degli Studi di Padova, che ci spiega che il digestato è il refluo in uscita dall’impianto di biogas che viene separato tra parte solida e liquida. Il digestato solido, dopo essere stato sanificato, viene utilizzato come lettiera per gli animali, quello liquido viene utilizzato come ammendante naturale per le colture. Questo permette di ridurre costi oltre che l’utilizzo di concimi chimici.
Incontriamo anche il veterinario Roberto Claretti e il perito agrario Luisa Lonati, Perito Agrario, che ci illustrano sia come viene curato il benessere animale, sia quanto siano importanti le scelte agronomiche per l’alimentazione degli animali in azienda, anche queste in ottica di sosteniblità.
La puntata si chiude con l’appuntamento dedicato ai più piccoli LA PAC VISTA DAI BAMBINI, con un servizio curato da Telebelluno e realizzato presso la Scuola Primaria Villa di Villa dell’Istituto Comprensivo Marco da Melo di Lentiai e Villapiana.