In questa scheda parliamo dell’obiettivo chiave n°4 della Politica Agricola Comunitaria “contribuire ad arrestare i cambiamenti climatici

Le produzioni agricole subiscono molto i cambiamenti climatici che stanno avvenendo in tutto il mondo.
Gli agricoltori europei possono fare tanto per aiutare ad arrestare i cambiamenti climatici, modificando alcune tecniche produttive per renderle più sostenibili.

Ma cos’è il clima e in cosa consistono i cambiamenti climatici? Cosa possiamo fare noi e gli agricoltori europei per contribuire alla causa?

COSA VUOL DIRE “CLIMA”

Con la parola clima s’intende l’insieme di condizioni meteorologiche di un certo territorio (le temperature, quante volte piove e quanto piove nelle varie stagioni).

Ad esempio, il clima mediterraneo è caratterizzato da estati calde e piuttosto secche e inverni poco rigidi e piovosi.

Foto di Guy Bowden su Unsplash

CAMBIAMENTI CLIMATICI

Sai che l’estate 2022 è stata la più calda nella storia?
Da quando gli scienziati hanno iniziato a misurare e registrare la temperatura non aveva mai fatto così caldo!

Tutti gli scienziati sono d’accordo…siamo noi umani ad aver fatto aumentare la temperatura del pianeta Terra…ma come è possibile?

Le attività umane (i trasporti, l’agricoltura, l’allevamento, l’industria ecc.) producono i cosiddetti gas serra, che vanno a finire nell’atmosfera.

Questi gas trattengono il calore dei raggi del sole, quindi più gas serra ci sono nell’aria più la TERRA si scalda (il famigerato surriscaldamento globale).

Negli ultimi decenni nell’atmosfera si sono accumulati così tanti gas serra da causare un vero e proprio cambiamento climatico in tutti i vari territori del nostro pianeta!!

Foto di Thijs Stoop su Unsplash

Più la Terra diventa calda, più cambia il clima, maggiore è il rischio che succedano catastrofi come:

Scioglimento dei ghiacci: il clima più caldo fa sciogliere più velocemente i grandi ghiacciai, sia quelli sulle montagne che, soprattutto, quelli antartici.

Scomparsa di habitat, flora e fauna: se gli habitat cambiano velocemente a causa dei cambiamenti climatici, molte specie animali e vegetali non riusciranno ad adattarsi alle nuove condizioni di vita e si estingueranno (scompariranno per sempre).

Siccità e poco cibo per l’umanità: se piante e animali scompaiono, gli uomini non potranno più nutrirsi. L’aumento delle temperature comporta anche siccità più frequenti in tante aree del pianeta, il che vuol dire meno acqua per tutti.

Catastrofi ambientali: se le condizioni meteorologiche cambiano, tempeste, uragani e alluvioni diventeranno più frequenti, sconvolgendo l’agricoltura e creando molti problemi a noi esseri umani ed alle nostre città.

COSA POSSIAMO FARE NOI BAMBINI?

Anche noi possiamo ridurre le nostre emissioni! Al posto di andare a scuola in auto possiamo andare a piedi, in bici o in autobus.

Ma possiamo anche ridurre l’uso di corrente elettrica! Ricordiamoci di spegnere tutte le luci e di scollegare gli elettrodomestici o le prese di corrente del computer quando non li usiamo e controlliamo che lo facciano anche i nostri familiari.

A scuola e a casa facciamo per bene la raccolta differenziata. Molti oggetti di vetro, plastica e carta possono essere riciclati e trasformarsi in nuovi oggetti…gli possiamo ridare una nuova vita ma solo se li buttiamo nel contenitore giusto! Riciclando aiutiamo a ridurre le emissioni legate alla produzione di nuovi oggetti.

Foto di Ashley Winkler su Unsplash. Acquistare le verdure dai produttori locali aiuta l’economia agricola locale e contribuisce ad abbassare le emissioni di gas serra.

A casa ed a scuola cerchiamo di usare prodotti usa e getta di carta o compostabili invece di quelli di plastica.
Incoraggiamo anche i nostri genitori a comprare frutta e verdura dal contadino o al mercato dei produttori invece che al supermercato. Di solito per trasportare la frutta e la verdura nei supermercati si consuma molta più benzina, e quindi si producono più emissioni.

E infine …piantiamo nuovi alberi e difendiamo dall’abbattimento quelli che già ci sono.

RIASSUNTO:

L’inquinamento, in particolare le emissioni di gas serra, sta cambiando il clima in tutto il mondo. Le temperature aumentano e ci sono tante altre conseguenze negative come la siccità e lo scioglimento dei ghiacciai.
La produzione agricola può inquinare tanto quindi la PAC 4 serve ad aiutare gli agricoltori a cambiare il loro modo di lavorare per inquinare meno.

GIOCA!

Divertiti ad esplorare e scoprire tante cose sull’inquinamento da gas serra, il cambiamento climatico e cosa puoi fare per combatterli.

AGRICOLTURA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

Un vigneto a Loazzolo (Piemonte): la coltivazione della vite subisce molto l’effetto dei cambiamenti climatici con il rischio di una produzione scarsa e di poca qualità.

In Europa l’agricoltura è uno dei settori che più subisce l’effetto dei cambiamenti climatici.

I cambiamenti climatici stanno modificando i tempi di coltivazione e i tipi di colture nelle varie regioni ed hanno un grande impatto anche sulle modalità di coltivazione e sulla vita delle persone che lavorano in questo settore. Per esempio lo sapevi che in Sicilia si sono iniziati a produrre i frutti esotici? Prima erano solo grandi distese di agrumi, ora si vedono anche piantagioni di mango e avocado: questo per la tropicalizzazione del clima nel Mediterraneo.

L’aumento delle temperature aumenta la diffusione di malattie tra gli animali da allevamento e diminuisce la quantità di terreni da pascolo (e quindi il cibo fresco per gli animali). Di conseguenza gli allevatori devono trovare nuove soluzioni per nutrire e mantenere in salute gli animali.

COSA FA LA COMUNITÀ EUROPEA?

Gli stati membri della Comunità Europea hanno firmato un accordo  in cui si impegnano a ridurre le emissioni di gas serra del 30%  in alcuni settori produttivi, tra cui il settore agricolo (Quadro 2030 per il Clima e L’energia, Green Deal Europeo)

COSA POSSONO FARE GLI AGRICOLTORI EUROPEI?

Ci sono tante cose che gli agricoltori possono fare per ridurre le emissioni di gas serra e combattere il cambiamento climatico:

1. Cambiare alcune pratiche di coltivazione (nel riso per esempio si sta sperimentando la coltivazione in asciutta, quando tradizionalmente questo cereale si coltiva in acqua)  e di allevamento dei ruminanti per abbassare le emissioni di gas serra e ridurre l’utilizzo delle risorse,
2. Ridurre il più possibile l’utilizzo dei fertilizzanti chimici e scegliere tecniche di concimazione e gestione del terreno più sostenibili.

Un campo di riso in Lombardia. La coltivazione del riso “in asciutta” (senza sommergere di acqua le piante) riduce le emissioni di gas serra dell’80%.

Una centrale di produzione di biogas a Vipiteno. Con gli scarti reflui dell’allevamento dei bovini la centrale produce energia termoelettrica, un fertilizzante naturale e un biogas per alimentare i trasporti pesanti.

3. Ridurre l’uso di combustibili fossili (es. petrolio) sia come carburante sia come materiale produttivo,

4. Aumentare la produzione e l’utilizzo di biomasse (combustibili ricavati dagli scarti agricoli),

5. Ridurre gli sprechi produttivi per ottimizzare le risorse.

APPROFONDISCI CON I VIDEO DI AGRINET:
Estratto dalla puntata L’ECONOMIA CIRCOLARE E VIRTUOSA DELLA VALLE ISARCO PER LA PRODUZIONE LATTIERO-CASEARIA

APPROFONDISCI CON I VIDEO DI AGRINET:
Estratto dalla puntata IL MOSCATO LOAZZOLO DOC NELL’OASI WWF

BIBLIOGRAFIA

Salviamo il mare e gli oceani. Manuale del giovane ecologista. Slow food editore
Uffa che caldo! di Luca Mercalli ed ElectaKids
Ecoesploratori di Delphine Grinberg. Editoriale Scienza
C’era una volta. La seconda vita dei rifiuti di Annalisa Ferrari e Mirco Maselli. Editoriale Scienza